martedì 24 maggio 2011

Alpha Protocol - Recensione (2010)

Alpha protocol

Piattaforma:Xbox360, Ps3, Pc
Sviluppato da: Obsidian
Pubblicato da: Sega

Iniziamo subito col dire che Alpha Protocol (AP da ora in poi) è uno di quei giochi enormemente incompresi. Un po' per ignoranza, un po' per superficialità, un po' perchè si riponevano troppe speranze. Obsidian è un nome molto noto nell'ambito dei gdr occidentali, nati dallo smembramento di Black Isle Studios, creatore di Fallout 1 e 2, e Baldur's Gate. Insomma, la storia dei giochi di ruolo occidentali. Obsidian per ricordarlo, ha curato anche Fallout New Vegas e Kotor 2 (xbox e Pc 2004-2005). Non siamo di fronte a novellini del genere, ma ad uno studio che ha tanta esperienza nel campo ruolistico. Dicevamo di AP, pubblicato da SEGA, uscito per Pc, Xbox360 e Ps3 nel 2010. Il titolo ci mette nei panni di un agente segreto Thorton, in cerca di vendetta, dopo un megacomplotto di cui è vittima e protagonista. Già qui primo punto a favore. La trama, l'ambientazione, le location sono di altissimo livello, tutto è curato avvincente, credibile. Lo storyline non sfigurerebbe a confronto con il miglior film di 007. Alpha Protocol può anche puntare su una certa esclusività della trama, visto e considerato che gli RPG occidentali sono ambientati o in universi Fantasy, o in futuri lontanissimi. Parliamo del game play. Il gioco, per banalizzare, è alla Mass Effect. Terza persona, azioni in tempo reale, con scelta iniziale della classe di appartenenza. La differenza sostanziale, e probabilmente unico reale difetto del titolo, è la linearità dell'azione, molto più vicina ad un titolo action piuttosto che ad un gioco di ruolo. In pratica per le 3 location, potremmo scegliere, dai vari nascondigli quindi senza una minima esplorazione, le varie missioni da una lista. Queste sono molto variegate ed avvincenti. Spaziano da missioni completamente stealth, a missioni in cui è necessaria la forza bruta, missioni da cecchino, e missioni in cui dovremo solo utilizzare la nostra eloquenza. La varietà e le situazioni non sono mai banali ne ripetitive, scorreranno con grande piacere ed una certa applicazione una volta compreso un po' il metodo di gioco. Infatti nelle prime missioni non avremo la percezione di tutto ciò che è alla nostra portata. Man mano, riusciremo ad aumentare il livello del nostro agente, a nostro piacimento, e avremo la possibilità di utilizzare abilità che aiutano a differenziare ancora una volta il gameplay il tutto con un occhio ruolistico ben definito, che potremmo collocare tra Mass Effect 1 ed il 2, ma più vicino al primo episodio Bioware. Altra analogia,e punto di forza del titolo sono i dialoghi in cui non possiamo scegliere cosa rispondere, bensì possiamo scegliere il tono della nostra risposta o domanda, ovvero potremmo essere sarcastici, violenti, simpatici, compiacenti ecc. ecc. Tale sistema si integra perfettamente nel tessuto ludico del gioco, sottolineando anche le fasi di scelta morale, importantissime e davvero riuscite. Le scelte da prendere sono davvero curatissime, istillano sensazioni di dubbio reali, a volte saremo costretti in pochi istanti a scegliere della vita o della morte delle persone, e non sarà semplice decidere, cosi come le nostre azioni incideranno pesantemente sui nemici e su eventuali amici che ci aiuteranno nell'avventura.

Una delle prime missioni del gioco

martedì 3 maggio 2011

Michael Jackson: The experience - Recensione (2011)

Michael Jackson: The Experience 

Piattaforma:Xbox360
Sviluppato da: Ubisoft
Pubblicato da:Ubisoft


Parlare di Michael Jackson, vuol dire parlare di un punto fermo per la storia della musica mondiale. Non c'è anima viva che non abbia sentito almeno una canzone del re del pop, cosi come sono milioni i suoi fan disposti a tutto quando si parla di MJ. Dopo svariati anni, il nome Michael Jackson ritorna in auge anche nel mondo dei videogame, molti anni dopo Moonwalker. 

Fase di canto
E parliamoci francamente, è un ritorno graditissimo, anche perchè Michael era un grande estimatore di videogame, di tutti i tipi. Sono sempre girate voci di un suo amore viscerale per SEGA, e di sue varie collaborazioni con la casa nipponica per le colonne sonore di Sonic. Detto questo, parliamo di Michael Jackson: The Experience, già uscito per wii, psp, ds, e da pochi giochi, uscito per xbox 360 e ps3. Le ultime due versioni utilizano i nuovi controller, Kinect e Move rispettivamente. Qui parliamo della versione Xbox360 sicuramente la più suggestiva tra tutte. Già all'avvio del gioco si respira amore per il re del pop. Possiamo accedere alle modalità multiplayer (sulla stessa console), la modalità giocatore singolo e una modalità chiamata scuola di MJ, in cui potremmo vedere alcuni video riguardanti le reali coreografie spiegate dai ballerini e dai più stretti collaboratori di Michael. Ma parliamo della modalità principale, ovvero giocatore singolo. Scegliamo la canzone, davvero una bella