martedì 29 marzo 2011

Heavy Rain - Recensione (2010)

Heavy Rain

Piattaforma: Ps3
Sviluppato da: Quantic Dream
Pubblicato da: Sony


Facciamo un salto al 2010. Heavy Rain un titolo che divide. Videogioco? Più film interattivo o un videogame classico. Iniziamo col dire che io sono di parte, stimo David Cage e la sua Quantic Dream sviluppartice di Heavy Rain (da ora HR), seguito spirituale e concettuale di Fahrenheit uscito nel 2005.

Ethan Mars doppiato da Pino Insegno
 Hr è un titolo che divide, è un titolo che spacca il pubblico, amato dal casual, odiato dall'harcore in cerca di gameplay. Come sempre in media stat virtus. Giochi come HR devono essere presi per quello che sono. Ovvero anelli di congiunzione tra due, anche tre media differenti: il cinema, i libri ed il videogame. Poi possiamo ragionare su tutto, sulla tecnica, sulla trama, sul coinvolgimento, ma questa premessa è fondamentale.

sabato 26 marzo 2011

Ferrari F355 Challange - Recensione (1999)


F355 Challange

Piattaforma: Dreamcast, Ps2
Sviluppato da: Sega AM2
Pubblicato da: Sega

Quando vedi per la prima volta il cabinato di F355 non puoi non rimanere a bocca aperta. Tre schermi, e quattro schede Naomi, sedile volante marce con frizione. Stupendo. Ti siedi spavaldo la prima volta, inserisci i gettoni e via. Non è cosa, non è un arcade immediato è una simulazione e che simulazione. Fortunatamente ci viene in aiuto la versione per Dreamcast che ci permette di prendere la mano con l’unica macchina disponibile Ferrari F355 senza spendere un patrimonio in gettoni. Sua maestà Yu Suzuki ci trasmette tutto il suo amore verso il mondo Ferrari. F355 non è che un opera di celebrazione della casa di Maranello.

Suzuka
 
Ci sono a disposizione cinque tracciati, più la versione ridotta di Suzuka, ed altri cinque sbloccabili tra cui Fiorano. Il gioco è impegnativo e profondo, con vari livelli di aiuto e padroneggiabile da tutti, ma mai fino a diventare banale. Il gioco è duro, perché è duro tenere a bada una 355, l’IA nemica è credibile ed agguerrita. Si dovranno sudare le mitologiche sette camicie per vincere una gara, ci vorrà tempo e dedizione. 

Monza al tramonto
Una volta che prenderemo la mano il gioco darà tante soddisfazioni e la sensazione di aver ammaestrato una belva. La grafica è da urlo, tutto dettagliatissimo e pulito, diventa spettacolare se utilizziamo il Dreamcast in VGA. Yu Suzuki non delude come sempre, da lezioni di stile, fa capire di cosa è capace lui e il mai compianto DC. Se si cerca una simulazione con i controfiocchi, senza se e senza ma buttatevi su questo Ferrari 355 sottotitolato passione rossa, giustamente direi, visto che le emozioni che sa dare, grazie alla magnifica trasposizione del bolide Ferrari, sono tantissime.

8,5 Fantastico



 Valutazione e Reperibilità:
Facilmente reperibile dai 10 ai 15€

venerdì 25 marzo 2011

Operation Flashpoint: Cold War Crisis (2001)


Operation Flashpoint: Cold War Crisis

Piattaforma: Pc, Xbox
Sviluppato da: Bohemia Interactive Studios
Pubblicato da: Codemasters

La prima volta che ho giocato a operation flashpoint, sono stato folgorato, catturato dalla sua crudezza, dal suo realismo. Flashpoint ti sbatte in faccia la guerra, ti fa sentire l’odore del sangue, l’odore di polvere da sparo di un mitra appena utilizzato. Cammini e ti senti parte di un esercito vero, segui i comandi e nel caso li impartisci, senti il profumo d’erba quando strisci per non farti vedere, terrorizzato dal sibilo di un proiettile che per un nonnulla ha sfiorato l’elmetto. Capisci che da solo non sei nulla, capisci che non vale la pena fare l’eroe, e che non vale la pena correre come un folle verso l’obiettivo se ci sono 10 soldati pronti a bucarti il cranio senza chiederti il permesso. 

La grafica anche all'epoca non era all'avanguardia

Se ti va bene ti gambizzano e poi ti abbattono, carne da macello. Molti invocano nei videogame la realtà, ma quando questa c’è fa paura, si pensa molto con questo flashpoint, ci si interroga sulla vita, sulla guerra, sulla fratellanza e sulle ragioni che ti fanno prendere un fucile in mano ed in nome di qualcosa, o di qualcuno, ti obbligano a falciare vite umane. Ti interroghi sul perché delle cose…ma tutto questo dopo il game over, perchè durante il gioco ci si preoccupa solo a salvarsi il culo, uscendone nel migliore dei modi, cercando di non ripetere la missione un milione di volte. Il gioco è fottutamente reale e difficile, non si possono salvare i progressi all’interno della missione. Questo vi porterà a ragionare, ad essere cauti e pensare ogni movimento, a dosare ogni respiro, a mantenere realmente la calma e la lucidità. 

Conoscere il territorio è fondamentale
Ti credi un dio di call of duty? Sappi che di fronte ad op:flashpoint, sei un pivello effemminato, ancora una volta sei carne da macello. Sembra essere tornati a difficoltà sopite negli animi dei programmatori da almeno un decennio. Per questo il gioco è razzista, fascista, inflessibile. Un monumento degli FPS realistici che sa ergersi ad arte nella missione numero tre. Il nostro elicottero è caduto, siamo illesi, ma soli persi nella foresta fitta, alberi alti, cespugli, un mitra, una bussola e niente altro. Soli ed in solitudine. Situazione claustrofobica, che stimola la materia grigia, ma sollecita anche l’udito, ogni suono, ogni movimento può essere un segnale di pericolo. Un esperienza mistica e profonda, che ci metterà anche alla guida di carri, jeep ed elicotteri, variando il gameplay ed aggiungendo punti alla parte ludica del titolo. Un titolo da affrontare sapendo la sua difficoltà intrinseca. 


8,5 Fantastico
Volo in elicottero



 Valutazione e reperibilità:
Il gioco è facilmente reperibile per circa una decina d'euro

giovedì 24 marzo 2011

Come distinguere le varie versioni Sega Mega Drive





Vorrei cercare di fare un pò di chiarezza sulle varie versioni del Sega Megadrive. Molto spesso, sopratutto quando abbiamo a che fare con oggetti non confezionati, possiamo avere delle difficolta nel capire che tipo di console abbiamo in mano. Di megadrive ne sono usciti parecchi, allota vediamo le caratteristiche principali.
La suddivisione è in funzione della regione, visto e considerato i vari blocchi territoriali aggirabili o con modifiche o con particolari adattatori.

Versione Giapponese: Si distingue sia per la confezione esterna, sia per le caratteristiche stesse della console. In primo luogo abbiamo un logo centrale 16-BIT, di dimensioni generose. Le scritte intorno allo slot della cartuccia riportano il testo AV Intelligent Terminal High Grade Multipurpose Use scritto in viola/fuksia. Da segnalare le prime versioni immesse sul mercato che hanno una porta ext sul retro, inoltre sono presenti le uscite AV e rf.




Versione Pal Europa, Australia, Nuova Zelanda: questa è la versione Pal, più familiare a noi europei, come visibile dalle foto, le differenze estetiche sono nel logo 16-BIT più piccolo, nel colore bianco del tasto reset così come la zona intorno al led di accensione. Le console più vecchia riportano la dicitura High Definition Graphics - Stereo Sound che verrà rimossa nelle versioni successive. La console è region lock.



Versione Brasiliana: poco diffusa gode del segnale Pal-M a 60 Hz che rappresenta un indubbio vantaggio che approfondiremo in seguito. Ha il blocco regionale per le cartucce Jap e Pal. Fu prodotta e distibuita da Tec Toy


Versione Asiatica: spesso si confonde con la versione Giapponese, in quanto è presente lo stesso logo 16-BIT delle stesse dimensioni. Il tasto reset è blù, la targhetta intorno al led è di colore più scuro rispetto alla versione Jap. LEgge giochi Pal ed ha una confezione molto simile a quella Nipponica.


Versione Nord Americana: facilmente distinguibile per l'enorme etichetta che riporta il nome americano della console, Sega Genesis, per cui non ci sono problemi nel rilevarne la provenienza



Versione Coreana: è stata prodotta da Samsung con il mome di Super Alladin Boy (!?) nel 1990. Del tutto uguale alla versione Pal solo che spicca il logo Samsung ed il nome in basso a destra

martedì 15 marzo 2011

Super Soccer - Recensione (1992)

Super Soccer
Piattaforma: Super Nintendo
Sviluppato da:Human Entertainment
Pubblicato da: Nintendo / Human Entertainment(jap)


Capita spesso di rimanere legati ad un videogame, al di là dei suoi veri pregi e difetti, al di là della sua validità. Quando parlo di Super soccerSuper formation soccer in terra nipponica, per Snes, non posso fare altro che ricordarlo con un sorriso, per tutte quelle partite all’ultimo sangue, per quelle musichette ossessive che ti entravano nel cervello e ti gasavano oltre ogni limite.

La disperazione del portiere
Ricordi gli effetti sonori, le urla metalliche dopo una spallata, il grido liberatorio ad un gol, che quella semplice cartuccia non sapeva che ti sarebbero rimaste impresse a lungo. Ricordi l’immediatezza del gameplay, seppur semplicistico, gli sprites paciocconi. Ti fermi e pensi che molto probabilmente le porte non rispettavano una prospettiva rigorosa, una appariva piccola e l’altra enorme, ma non ci fai caso, e ti rimane dentro la visuale da dietro la porta, con vista fino alla porta avversaria. Ma il simil 3D funziona, il mode 7 è essenziale. Giochi e ti diverti, imparando a conoscere i giocatori, imparando a togliere la palla e ripartire in modo fulmineo per poi indovinare il diagonale vincente. Il gioco in se per se, probabilmente non è un capolavoro, non è a livello di altri titoli calcistici dell’epoca. Ma questo passa in secondo piano quando c’è di mezzo il divertimento puro e spensierato che il titolo Snes assicura, se lo si considera per quello che è. 

Il Napoli in una tipica azione di contropiede in: della Serie A

Non c’ altro da aggiungere, se non che ci sono dei prequel per Pc Engine e dei seguiti, tra cui uno per Ps1, non usciti dal Giappone; vale la pena ricordarne uno in particolare, sempre per la console Nintendo, Formation soccer ’95: della Serie A, titolo nel quale possiamo scegliere una club della nostra serie A ( stagione ’94-’95), curiosa la versione, prodotta per sponsorizzare una bevanda, che riporta Roberto Baggio in retrocopertina.

7 Buono

Il più grande calciatore Italiano
Valutazione e reperibilità:
Il titolo Super soccer è facilmente reperibile anche a prezzi bassi dai 5 ai 10 euro. Per le versioni Giapponesi, in particolare della Serie A, ci si può solo rivolgere al mercato estero, i prezzi comunque sono variabili dai 5 ai 15 euro

Approfondimento - Joypad V generazione - II parte

Pad a confronto: Jaguar, Pippin, Pc-Fx, Cd-32. Playdia, Towns Martin


Continuiamo a parlare di pad della quinta generazione, dopo aver analizzato i pad di Sony, Nintendo e Sega qui. Analizziamo in particolare i pad di console meno diffuse, in particolare l’Atari Jaguar, l’Apple Pippin, il Pc-Fx della Nec, l’Amiga Cd-32 di Commodore,  Playdia di Bandai, e il Towns Martin. Partiamo subito con lo scempio, probabilmente il pad più brutto di sempre, quello Jaguar. 

zzzz...chi è?....si prego si accomodi...

Chiamarlo controller a prima vista, non è immediato, sembra più uno di quegli aggeggi che si mettono sulle scrivanie, negli studi, per rispondere ed aprire la porta … insomma il pad, con soli tre tasti, è corredato da un tastierino numerico, in tutto e per tutto uguale a quelli telefonici, integrato al di sotto della parte principale del controller. Questo comporta una impugnatura davvero scomoda, unita ad un peso notevole. C’è da dire che

domenica 13 marzo 2011

Approfondimento - Joypad V generazione - I parte


Pad a confronto: Ps1, Saturn, Nintendo 64

La quinta generazione di console è importante anche perché è quella che ha apportato le più rilevanti modifiche ai joypad. Di passa infatti da semplici pad con pochi tasti ed un ergonomia scarsa, a pad con molti più tasti e con levette analogiche, fondamentali per i neonati giochi in 3D. Parliamo prima diei pad Sony, Nintendo e Sega, le altre console sono trattare qui. Ps1, N64 e Saturn erano dotati di tre pad molto differenti, trai i quali sicuramente spicca, il pad tricornuto del nintendone.


I tre pad a confronto

Infatti Nintendo, dopo aver introdotto i tasti dorsali con il pad snes

giovedì 10 marzo 2011

Table Tennis (2005) - Recensione

Table Tennis
Piattaforma: Xbox 360, Nintendo Wii
Sviluppato da:Rockstar Games
Pubblicato da: Take 2

Facciamo un salto nel presente, alla attuale generazione di console, in particolare un titolo uscito su Xbox360, di cui parleremo, poi successivamente trasportato su Wii. Rockstar debutta nella nuova generazione con un videogame assolutamente atipico rispetto ai canoni cui ci ha abituato. Infatti, Table Tennis, come ci suggerisce il nome senza troppi giri di parole, è un gioco sul ping pong. Inusuale anche per tipologia di gioco, infatti di giochi sul tennis tavolo nella storia dei videogame se ne contano sulle dita di una mano, ma se ne ricorda sempre uno, il capostipite, l'inizio di tutto, Pong. Table tennis ci proietta in questo sport con pochi fronzoli e ghirigori, manca anche di una modalità carriere, forse l'unico difetto vero e proprio del gioco. Potremmo scegliere il nostro personaggio, con attitudini e caratteristiche particolari e scendere in campo. Grazie a dei comandi davvero ottimizzati bene e perfettamente funzionali, saremo in grado di muovere il nostro alter ego virtuale e la nostra racchetta senza affanni ed in modo molto intuitivo.La levetta sinistra

mercoledì 9 marzo 2011

Add-0n Nintendo 64 DD (1999)


Nintendo 64 DD

Nintendo 64 collegato al 64 DD
Parliamo di questo sfortunato add-on per Nintendo 64, console anche essa sfortunata, entrambe vittime predestinate di un periodo storico avverso ai vertici dell’azienda nipponica, vertici che a loro volta ci misero del proprio, con scelte e strategie sbagliate. Tutto nacque verso la fine del ciclo di vita dello Snes. Nintendo iniziò a intravedere i limiti del supporto a cartuccia e allo stesso tempo intuì le potenzialità ( spinta anche dalla concorrenza con SEGA) degli allora modernissimi

lunedì 7 marzo 2011

Super Sidekicks 3: The Next Glory (1995) - Recensione

Super Sidekicks 3: The Next Glory
Piattaforma: Neo Geo, Neo Geo CD, Coin op
Sviluppato da: SNK
Pubblicato da: SNK


                    Shoot!                         Si innervosisce la partita



Tre tasti, solo tre tasti per entrare in un mondo di ‘super psyche up’, ‘chance’ e ‘shoot’… meraviglioso. Super Sidekicks 3: The Next Glory è un gioco di una profondità inaspettata, magnetico, un monumento al gameplay. Di giochi di calcio arcade oramai non se ne vedono più. E’ un peccato, un vero peccato che i publisher ed i programmatori concentrino le loro forze, solo su simulazioni o pseudo tali, solo su licenze e multiplayer on-line. Perché se manca davvero un genere di videogame a questa generazione, mancano gli sportivi arcade, in particolare di calcio… e non mi venite a parlare che i gusti sono cambiati. Vorrei proprio vedere quante persone

domenica 6 marzo 2011

Castlevania Symphony of the night (1997) - Recensione


Castlevania Symphony of the night (1997)
Piattaforma: Playstation 1, Saturn (jap)
Sviluppato da: KCE Tokio
Pubblicato da: Konami

Un nome cosi altisonante, una saga infinita, che ha attraversato tutte le generazioni di console ed home pc, dal lontano 1986 fino ai giorni nostri. Da quel momento una serie innumerevole di titoli che hanno potuto fregiarsi di tale, nobile, nome. Akumajō Dracula X: Gekka no Yasōkyoku per gli amici, Castlevania Symphony of the night, pubblicato per Ps1 nel 1997 rappresenta un fulgido esempio della blasonata stirpe made in Konami. Seguito di Akumajō Dracula X: chi no Rondo, ancora per gli amici, Rondo of blood (1993), che termina dove inizia SOTN (Symphony of the night da ora in avanti). A voler rimarcare il continuum narrativo, come un re che indica un suo discendente come erede al trono, le fasi iniziali del capolavoro Konami non sono altro che lo scontro finale di chi no Rondo, impersoneremo dunque Richter Belmont, che con la sua fantomatica frusta sembra porre fine alla vita del conte Dracula. Per quattro anni, un silenzio assordante circonda le segrete del mitologico castello del conte, fin quando Richter torna in scena rivendicando minacciosamente, circondato da un aura estremamente malvagia, la proprietà esclusiva del castello. Ed è qui che il protagonista di SOTN fa

Hardware - Cavo video Super Nintendo: composito, rgb, rf


Cavo video super nintendo
Oramai i vecchi Crt, televisori a tubo catodico, stanno scomparendo, cosi come è ormai video archeologia, l’utilizzo del cavo rf, il mitico cavo antenna, onnipresente in tutte le console o quasi precedenti ed a cavallo degli anni ‘80 e ‘90. Il Super Nintendo (1990) Pal, come cavo standard incluso nella confezione, ha proprio il cavo antenna. Tale cavo veicola, contemporaneamente audio e video con risultati ovviamente pessimi,( non vi dico sui moderni lcd che scempio). Da qui la voglia del buon retrogamer, di pretendere una qualità visiva almeno sufficiente. Vogliamo dunque migliorare la resa a schermo della nostra console, la prima cosa da fare è conoscere un po’ la macchina. Lo snes, supporta sia

sabato 5 marzo 2011

Sky odyssey (2000) - Recensione


Sky odyssey (2000)
Piattaforma: Playstation 2
Sviluppato da: Cross
Pubblicato da: Sony Computer Entertainment Europe
Parlavamo di giochi noti e meno noti, eccone uno che pochi conoscono, ma che molti farebbero bene almeno a provarlo visto anche l’esiguo prezzo a cui si trova su ebay. Bene siamo all’inizio del ciclo vitale di Ps2 anno 2000 e approcciamo a questo gioco di aerei, un misto tra ace combat e pilotwings, molto più vicino a quest’ultimo. Ci avviciniamo senza alcuna pretesa e notiamo subito un aspetto grafico per il tempo gradevole ma assolutamente al di sotto delle aspettative, di contro una fisica del volo sicuramente verosimile ed appagante. Il primo livello ci fa da tutorial, dal secondo il gioco comincia, la sfida a dire il vero. Chi si aspetta un titolo accomodante fin da subito, avrà modo di strabuzzare

Fino all'ultimo retrogame...


Cosa scatta nella mente di una persona, quando bombardato dalla pubblicità e dal mondo ipertecnologico, si rivolge al retrogame? E’ una domanda a cui è difficile rispondere in modo netto ed univoco. Il retro appassionato non è una figura ben definita, c’è chi colleziona, c’è chi è affezionato ad un particolare gioco o piattaforma, c’è chi ha voglia di conoscere come si giocava e come ci si divertiva, ma tutti sono accomunati dalla voglia di rivivere un epoca, di tornare indietro nel tempo e toccare nuovamente con mano le emozioni suscitate anni prima.