Operation Flashpoint: Cold War Crisis
Sviluppato da: Bohemia Interactive Studios
Pubblicato da: Codemasters
La prima volta che ho giocato a operation flashpoint, sono stato folgorato, catturato dalla sua crudezza, dal suo realismo. Flashpoint ti sbatte in faccia la guerra, ti fa sentire l’odore del sangue, l’odore di polvere da sparo di un mitra appena utilizzato. Cammini e ti senti parte di un esercito vero, segui i comandi e nel caso li impartisci, senti il profumo d’erba quando strisci per non farti vedere, terrorizzato dal sibilo di un proiettile che per un nonnulla ha sfiorato l’elmetto. Capisci che da solo non sei nulla, capisci che non vale la pena fare l’eroe, e che non vale la pena correre come un folle verso l’obiettivo se ci sono 10 soldati pronti a bucarti il cranio senza chiederti il permesso.
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La grafica anche all'epoca non era all'avanguardia |
Se ti va bene ti gambizzano e poi ti abbattono, carne da macello. Molti invocano nei videogame la realtà, ma quando questa c’è fa paura, si pensa molto con questo flashpoint, ci si interroga sulla vita, sulla guerra, sulla fratellanza e sulle ragioni che ti fanno prendere un fucile in mano ed in nome di qualcosa, o di qualcuno, ti obbligano a falciare vite umane. Ti interroghi sul perché delle cose…ma tutto questo dopo il game over, perchè durante il gioco ci si preoccupa solo a salvarsi il culo, uscendone nel migliore dei modi, cercando di non ripetere la missione un milione di volte. Il gioco è fottutamente reale e difficile, non si possono salvare i progressi all’interno della missione. Questo vi porterà a ragionare, ad essere cauti e pensare ogni movimento, a dosare ogni respiro, a mantenere realmente la calma e la lucidità.
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Conoscere il territorio è fondamentale |
Ti credi un dio di call of duty? Sappi che di fronte ad op:flashpoint, sei un pivello effemminato, ancora una volta sei carne da macello. Sembra essere tornati a difficoltà sopite negli animi dei programmatori da almeno un decennio. Per questo il gioco è razzista, fascista, inflessibile. Un monumento degli FPS realistici che sa ergersi ad arte nella missione numero tre. Il nostro elicottero è caduto, siamo illesi, ma soli persi nella foresta fitta, alberi alti, cespugli, un mitra, una bussola e niente altro. Soli ed in solitudine. Situazione claustrofobica, che stimola la materia grigia, ma sollecita anche l’udito, ogni suono, ogni movimento può essere un segnale di pericolo. Un esperienza mistica e profonda, che ci metterà anche alla guida di carri, jeep ed elicotteri, variando il gameplay ed aggiungendo punti alla parte ludica del titolo. Un titolo da affrontare sapendo la sua difficoltà intrinseca.
8,5 Fantastico
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Volo in elicottero |
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Valutazione e reperibilità:
Il gioco è facilmente reperibile per circa una decina d'euro