sabato 29 ottobre 2011

Kinect - Recensione (2011) - Hardware

A quasi un anno dall'uscita possiamo iniziare a tirare le somme della periferica Kinect? Dobbiamo sempre tener presente, che le periferiche, in sé per sé, sono difficili da giudicare in quanto, la grandezza di una periferica, non è data tanto dalla sua intrinseca bontà, quanto dal supporto che la periferica riesce ad avere nel suo ciclo vitale. Per cui questa analisi, seppur parziale, vuole mettere in evidenza pregi e difetti relativi ai primi mesi di vita. Il Kinect, è sicuramente una periferica tecnologicamente avanzata. Si intravedono infatti grossissime potenzialità. Dobbiamo però tener conto che, come spesso accade, le periferiche vengono immesse sul mercato senza avere un opportuno sostegno software.
Questo avviene un po' perché le caratteristiche tecniche di una periferica vengono scoperte man mano, durante il proprio ciclo vitale, un po' perché molto spesso le periferiche vengono buttate in commercio solitamente stringendo i tempi senza preoccuparsi più di tanto dei software che possono sfruttare appieno le caratteristiche della periferica stessa. Kinect al lancio è stato accompagnato dai titoli per la maggior parte che possono essere considerati delle dimostrazioni della validità della periferica stessa un po' come è accaduto con Wii sport ad esempio. Questa prima generazione di giochi ha messo in luce comunque una certa importanza della tecnologia che sta dietro al Kinect, ma ha messo anche in evidenza
alcuni limiti riguardanti la metodologia di utilizzo di un sensore di movimento e di come questo possa essere integrato in un mondo che solo in questi anni sta entrando in questa nuova sfera. Tecnicamente, le potenzialità ci sono tutte di rilevamento è praticamente quasi sempre preciso e le possibilità sono davvero tante. Per una periferica che ha il compito di semplificare i comandi, e quindi di allargare l'utenza a quelle persone che difficilmente si avvicinano alla console, sicuramente questo è un ottimo punto di partenza. La vera sfida di Kinect è, e sarà, quella di convincere quella grossa fetta di videogiocatori, che ha sempre usato il pud e non ha mai avuto bisogno né voglia di utilizzare un sensore di movimento. Titoli come child of heaven, rise of the nightmare, the gunstinger, fanno ben sperare per il futuro in quanto dotati di una profondità di gioco, seppur con alcuni difetti, che può far felici gli irriducibili del pad. Ulteriore sfida che in questi mesi e in quelli futuri il Kinect dovrà affrontare sarà quello di affiancare il classico pad. Questo sarà l'ambito fondamentale che probabilmente permetterà al sensore di trovare maggiori consensi tra i videogiocatori classici. Un ottimo esempio può essere considerato l'utilizzo di Kinect in Forza motorsport 4, in particolare con l'opzione controlli della testa. Questa feature, molto importante per un gioco di guida, ma spesso sottovalutata in molte recensioni, ci fa capire come l'integrazione di un sensore di movimento possa far bene ad un qualunque videogioco. Per cui riassumendo, siamo ancora in una fase in cui intravediamo grosse potenzialità della periferica Microsoft, sfruttate in modo altalenante, in alcuni casi in modo davvero sorprendente, in altri, in modo deludente, o meglio poco profondo. Sicuramente dopo quest'anno riusciremo a tracciare meglio pregi e difetti di una periferica che probabilmente sarà la base della prossima consolle Microsoft. Infine, possiamo vedere il Kinect completamente smontato, grazie al sito ifixit.
Si notano quattro microfoni, due videocamere da 640x480, un sensore infrarossi 320x240, ram DDR2 da 64mb, una ventola, un accelerometro a tre assi e il chip fondamentale Prime Sense.








PRO:
- Tecnologia
- Infinite possibilità di sfruttamento

CONTRO:
- Non ancora sfruttato a pieno



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